Come si uccidono i virus?

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Tramite processi biologici o con un tempestivo intervento di pulizia, è possibile uccidere virus nocivi per la salute e limitarne la diffusione nel nostro organismo.

 

Primo step: sanificare gli ambienti

La prima cosa da fare se si viene a contatto con qualche tipologia di virus dannoso per l’organismo umano, è sanificare l’ambiente in cui è avvenuto il primo contagio con mezzi efficaci e precisi.

Bisogna quindi avere chiaro il concetto di disinfezione, da non confondersi con quello più generale di pulizia; a volte alcune imprese cercano di proporvi una soluzione che prevede tecniche diverse e non risolve il reale problema.

Pulizia vuol dire eliminare il visibile, lo sporco annidato in macchie, aloni o in generale qualsiasi elemento non sia stato spolverato da un bel po’; sanificare, invece, vuol dire coadiuvare queste prime operazioni con quelle di eliminazione totale di germi e batteri tramite vapore o simili, con il relativo risciacquo.

Quest’ultima risulta essenziale, per esempio, in grandi uffici o dove persiste una consistente massa di persone; sebbene sia difficile eliminare il virus patogeno del tutto, comunque una buona parte viene cancellata, per la propria sicurezza e quella altrui.

E’ importante, soprattutto in questo periodo, che i processi di sanificazione non sono da effettuare una volta ogni tanto, specie in quei luoghi in cui si viene a contatto tutti i giorni con germi e batteri vari.

Ospedali, scuole, centri commerciali vanno curati anche sotto questo aspetto, e proprio per evitare la contaminazione c’è bisogno di un’impresa nota ed efficiente, anche se il costo potrebbe essere più elevato.

Trattare questi ambienti non è come operare la disinfezione in luoghi privati, perché spesso occorre addirittura ricorrere alla sterilizzazione degli strumenti, per essere sicuri al 100% che non ci siano contagiati.

La sterilizzazione in questione è il processo estremo di eliminazione totale, vale a dire che una superficie sterile contiene 0% possibilità di persistenza del virus o dei batteri, per cui ci si può letteralmente mangiare sopra in totale sicurezza.

Ovviamente scegliere una tale soluzione comporta di solito un problema piuttosto grave, ma in casi normali una sanificazione è più che sufficiente, se compiuta con la dovuta frequenza e cioè almeno una volta ogni mese o due.

La disinfezione passa per alcuni procedimenti di base: prima di tutto si procede all’eliminazione della polvere da pareti e pavimenti, che potete effettuare anche fai da te con l’aspirapolvere Dyson più venduto.

Poi si passa all’utilizzo di prodotti detergenti specifici, come quelli dalla composizione acida per lo sporco secco o alcalini per eliminare quello grasso dalle superfici.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

Con la sanificazione vengono usati spesso dei prodotti a base chimica, che sono creati apposta per eliminare ogni traccia di virus dalle superfici; un primo vantaggio di questa operazione quindi.

In secondo luogo, ogni impresa di disinfezione che si rispetti è ben consapevole di dover operare un risciacquo a fondo dopo l’utilizzo dei prodotti, proprio per evitare la contaminazione chimica, che potrebbe a volte essere un grosso problema.

Se volete essere sicuri ed evitare l’uso di prodotti chimici aggressivi, esistono aziende di pulizia apposite che non usano il metodo del risciacquo, quindi avrete anche il vantaggio della scelta.

Non è da prendere sotto gamba il rischio di un’infezione batterica, perché da quella può esserci una più grande proliferazione che comporta pericoli di infezione altissimi per chiunque frequenti quell’ambiente.

La totale igienicità, garantita dalla professionalità delle imprese, è poi il più importante dei vantaggi, visto che si tratta della propria salute che viene tutelata nel modo maggiormente invasivo.

Ovviamente la sanificazione a opera di persona competenti nel settore ha un certo costo che non va trascurato se avete risorse economiche limitate; tuttavia ci sono sconti speciali per i primi clienti o abbonamenti appositi a cui poter ricorrere.

In media, per un appartamento di circa 100 mq, usando prodotti specifici per la disinfezione di mensole, interruttori, scrivanie, pavimenti e superfici varie sono necessari circa 150 euro, che possono variare da impresa a impresa.

Il cambio di prezzo può essere dovuto a qualche servizio aggiunto dall’azienda, a una tipologia più specifica di prodotto e simili, ma questo potrete vederlo al momento del preventivo.

Di solito l’operazione di purificazione totale viene eseguita tramite l’etanolo, l’ipoclorito di sodio e il perossido di idrogeno; in alternativa alle componenti chimiche qui elencate c’è l’ozono, un gas naturale che non lascia residui nocivi ed è praticamente innocuo per la salute umana.

Inoltre, l’ozono ha un alto potere antiossidante e per questo agisce a fondo sulle superfici inquinate lasciandole pulite e perfettamente disinfestate; lo svantaggio di questa pratica però sta nel prezzo, visto che tale sanificazione ha in media un costo di 400 euro.

 

La sanificazione con perossido di idrogeno

Il perossido di idrogeno è conosciuto soprattutto per lo schiarimento dei capelli o per la purificazione dell’acqua, ma sono molti gli usi a cui è destinato, come appunto per l’igienizzazione delle superfici attaccate da germi e batteri.

Essendo una sostanza selettiva, e presente in natura in percentuali basse, viene creato chimicamente e reagisce a elementi inquinanti e nocivi a seconda delle temperatura e della dose utilizzata.

Molto in voga nel 1920, era usato soprattutto per sbiancare i cappelli di paglia e da lì si iniziò a capire che la rosa di utilizzo poteva espandersi a diversi ambiti. E’ molto versatile, ed è quindi adatto a essere sfruttato per pulire le ventole d’aria, per le falde inquinate, per il terreno e in combinazione con altri agenti per accelerare il processo chimico.

Viene qualche volta usato perfino dai dentisti per sbiancare i denti, e aiuta molto anche con i tessuti macchiati da tempo; ciò è possibile perché a differenza di altre sostanze chimiche il perossido non produce residui con effetti sulla salute umana.

In poche parole, è un’ottima metà strada per la disinfezione degli ambienti, perché rappresenta un sistema tra i più sicuri, sebbene sia sempre consigliato affidarsi a professionisti del settore che possono usarlo efficacemente.

Inoltre, in base alla concentrazione scelta, c’è un ulteriore vantaggio anche per la natura: il perossido è biodegradabile, e per essere più precisi è solubile in acqua, quindi non rappresenta un composto nocivo per flora e fauna.

 

 

 

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