Principale vantaggio
Le grandi superfici sono il suo forte: la Lavor Sprinter può lavare fino a 1.000 metri quadrati di pavimento ogni ora. Merito della capacità dei serbatoi del liquido di pulizia e dell’acqua sporca: 2,8 litri e 5,6 litri.
Lava e asciuga in un solo passaggio: le gomme tergipavimento che supportano la spazzola rotante fanno sì che l’asciugatura delle superfici trattate sia pressoché immediata.
Principale svantaggio
L’inclinazione è limitata: un po’ per l’ingombro, un po’ per la limitata inclinazione del manico rispetto alla spazzola, la lavapavimenti Lavor Sprinter non può lavare sotto i mobili, i divani e le poltrone. Nessun limite invece nel lavaggio sotto i tavoli.
Verdetto: 9.2/10
Tra l’essere e l’apparire, la lavasciuga Lavor sceglie sicuramente la prima opzione. Non ha un look da esibire, ma in cambio vanta efficienza, soprattutto negli ambienti e nei contesti per i quali è progettata: negozi, ristoranti, hotel e grandi superfici.
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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Aspirazione, lavaggio e asciugatura in una sola passata
La Lavor Sprinter rientra nella categoria delle lavapavimenti ad acqua fredda per uso semi-professionale. Le dimensioni e l’aspetto – malgrado ci siano utenti che la utilizzano con soddisfazione anche in casa – lasciano intuire quali siano gli ambienti idonei alla sua azione pulente: uffici, negozi, esercizi commerciali di ogni genere, ristoranti, trattorie e piccoli hotel. Dal punto di vista estetico non incontra sicuramente il gusto di chi è alla ricerca di un elettrodomestico bello ed elegante, ma la sua efficienza manda in secondo piano gli evidenti limiti estetici.
Aspirando e lavando il pavimento in una sola passata, permette infatti di risparmiare tempo nelle operazioni quotidiane di pulizia. Pulisce pavimenti duri (con la spazzola in dotazione) e moquette (acquistando a parte il kit dedicato).
Il potente motore aspirante svolge due funzioni: rimuove la polvere secca e umida dal pavimento e aspira l’umidità in eccesso dalla spazzola rotante che pulisce e lava le superfici con cui viene a contatto. Due azioni che, nei fatti, si traducono anche in una contemporanea asciugatura delle stesse. Il fatto poi che l’aspirazione abbia luogo sia davanti, sia dietro la spazzola rotante, permette all’utente di muoversi liberamente in tutte le direzioni, senza rischiare che la polvere finisca sul rullo umido creando una fastidiosa poltiglia. Stando inoltre alla recensioni pubblicate online da chi ha già acquistato il prodotto, l’effetto asciugatura è immediato, tanto da poter camminare con le scarpe sulle parti di pavimento appena lavate, senza rischiare di lasciare impronte o di sporcare di nuovo.
Acqua pulita e acqua sporca restano separate
Dentro la Lavor Sprinter si trovano due serbatoi: l’uno per il liquido di pulizia da 2,8 litri (da riempire con acqua a temperatura ambiente, mai superiore ai 40 °C, e un po’ di detergente non schiumogeno), l’altro per l’acqua sporca da 5,6 litri, in cui confluisce sia la polvere secca, sia l’acqua sporca che la lavapavimenti raccoglie dal pavimento e dalla spazzola di lavaggio. L’idea di creare due serbatoi di capacità l’uno il doppio dell’altro è vincente, perché permette di rabboccare almeno una volta con acqua pulita senza dover necessariamente svuotare anche la tanica dell’acqua sporca. Per funzionare, la macchina necessita infatti di almeno un litro di liquido detergente dentro il serbatoio dedicato. Tutti e due i serbatoi sono rimovibili, a vantaggio della praticità e della possibilità di lavarli sotto l’acqua corrente. Dal punto di vista della funzione aspirante, la Lavor Sprinter è un aspirapolvere con filtro ad acqua, con tutti i vantaggi che ne derivano. Intrappolando la polvere e i detriti in un liquido, evita che gli stessi finiscano di nuovo nell’aria, garantendo ai soggetti allergici agli acari interventi di pulizia senza starnuti o difficoltà di respirazione. Non dovrete quindi svuotare i classici contenitori rischiando la formazione delle inevitabili e nocive nuvole di polvere, ma versare semplicemente l’acqua sporca nel water o nel lavandino. Sui pavimenti particolarmente sporchi, può rendersi necessario un doppio o un triplo passaggio, affinché la spazzola eserciti la sua azione pulente. Vedrete risultati su ogni tipo di superficie, sia essa liscia o scabra. Gli utenti fanno inoltre notare come vengano rigenerate e pulite anche le fughe tra le piastrelle, ove presenti.
Lava e asciuga in una sola passata. Ma conviene passare prima l’aspirapolvere
Uno degli obiettivi che la casa italiana Lavor intende raggiungere con la lavapavimenti Sprinter è garantire la massima pulizia con la massima semplicità. E sembra proprio riuscirci visto che i pulsanti su cui agire sono soltanto tre. Il primo accende l’apparecchio azionando la spazzola; il secondo fa sì che la soluzione detergente sia erogata andando a umidificare la spazzola rotante; la terza attiva l’aspirapolvere, favorendo oltre alla cattura della polvere, anche l’asciugatura del pavimento.
In funzione dello sporco da trattare e di quelle che saranno le vostre esigenze di pulizia, imparerete a usare la Sprinter nel modo più efficace possibile, agendo sui tre pulsanti. Se, per esempio, volete rigenerare una superficie già pulita, potete utilizzare poco liquido di pulizia, puntando soprattutto sulla rotazione della spazzola. Le ruote su cui la scopa lavapavimenti si muove sono inoltre, almeno per quanto l’azienda comunica, di un materiale speciale che non lascia aloni sulle superfici.
Nel manuale di istruzioni che troverete nella confezione si legge, a conferma del solito consiglio che vi diamo quando trattiamo di scope lavapavimenti, che conviene passare un normale aspirapolvere prima dello Sprinter, per rimuovere il grosso dello sporco secco come polvere, peli di animali, capelli, briciole di pane, di grissini e via dicendo. Un suggerimento che assume ancora più significato quando si usa la Lavor Sprinter in un ristorante o in una trattoria, a fine serata, prima di abbassare la saracinesca.
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Salve, sono Silvio Cristaldi e sono un esperto nella riparazione di elettrodomestici. Ho iniziato come tuttofare, sviluppando il mio interesse nel “mettere mano” alle cose, per scoprire come sono fatte. Poi con il tempo ho trovato la mia strada nel ripristinare gli elettrodomestici, al fine di prolungarne la vita. Del resto è meglio riparare che buttare e comprare qualcosa di nuovo, no? Con competenza tecnica approfondita e una mentalità risolutiva, offro soluzioni pratiche e dettagliate per i problemi comuni dei vari dispositivi. Il mio obiettivo è aiutare le famiglie a mantenere i loro elettrodomestici in perfetta forma!