Pulire la canna fumaria di camini e stufe è una vera seccatura: lo sappiamo bene. Ma vedrete che con i nostri consigli e un po’ di olio di gomito riuscirete a portare a termine il lavoro in men che non si dica.
“È uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pur fare!” Quante volte vi sarete ripetuti questa frase, anche solamente allo scopo di farvi forza, di fronte alla vostra canna fumaria da pulire? Certo, è una vera seccatura tirarla a lucido, ma si tratta comunque di un’operazione che va eseguita almeno due volte l’anno per mantenere efficiente e funzionale il proprio sistema di riscaldamento.
Oltre a migliorare il tiraggio di stufa a legna e camino, un’accurata pulizia della canna fumaria evita gli accumuli di fuliggine e la conseguente dispersione di fumo e cattivi odori in casa, sebbene nei casi più critici sia sempre consigliabile rivolgersi a un professionista che operi con strumenti appositi per la rimozione di combusti e incrostazioni.
Per la manutenzione ordinaria, invece, si può procedere in autonomia utilizzando prodotti specifici formulati appositamente per eliminare lo sporco e le ostruzioni, che rappresentano le principali cause di malfunzionamenti e pericolose autocombustioni. Ciò premesso, oggi vi daremo qualche consiglio su come pulire la canna fumaria da soli, operando in sicurezza e con l’attrezzatura giusta.
Il necessario
Prima di mettersi a lavoro, è importante fare una valutazione oggettiva sull’importanza di scegliere gli strumenti giusti per provvedere a una corretta pulizia del camino o della stufa. Come per qualsiasi altro intervento di manutenzione, anche tenere pulita la struttura di tiraggio è un’operazione che può essere ottimizzata se tutto quello che serve per farlo è a portata di mano esattamente quando serve.
Pertanto, il nostro primo consiglio è quello di recarsi in ferramenta per acquistare: uno scovolo per canna fumaria con setole metalliche o in plastica, una spazzola più piccola per pulire agevolmente i punti difficili da raggiungere come angoli e interstizi, qualche telo per coprire le superfici che potrebbero impolverarsi, una scala per salire sul tetto e degli idonei dispositivi di protezione individuale (mascherina, guanti e occhiali protettivi).
Quanto alle tempistiche, in genere si consiglia di pulire la canna fumaria dalle due alle tre volte l’anno per i combustibili solidi come la legna, anche se molto dipende dalla frequenza di utilizzo del sistema di riscaldamento. Se pulite il camino con cadenza annuale sarebbe preferibile farlo in autunno o comunque prima che inizi la stagione fredda, altrimenti c’è il serio pericolo che il condotto prenda fuoco alla prima accensione, rovinando di conseguenza l’immagine romantica e confortante del focolare domestico.
Pulizia dall’alto verso il basso
Dopo aver stabilito il tempo giusto per provvedere alla manutenzione della canna fumaria, occorre scegliere il metodo di pulizia più adatto all’impianto in proprio possesso, soprattutto in presenza di sistemi abbastanza particolari per forma e dimensioni.
A tal proposito, si può procedere secondo due diverse modalità di intervento: pulire la canna fumaria dall’alto salendo sul tetto oppure operare direttamente dall’interno. Premesso che la pulizia dall’alto è più pratica e comoda da eseguire, prima di impugnare lo scovolo per canna fumaria bisogna sigillare la bocca del camino con un telo in plastica fissato con della carta gommata per evitare che la fuoriuscita di fuliggine e detriti impregni gli interni della casa sporcando mobili e tessili.
Fatto questo, non resta altro da fare che salire sul tetto tramite una scala, prestando però attenzione a dove mettete i piedi per non rischiare di cadere (meglio se presente una fune o un cavo d’acciaio a cui potersi aggrappare per lavorare in sicurezza), e rimuovere con cautela la parte finale del comignolo.
Per manovrare al meglio la spazzola durante le operazioni di pulizia vi suggeriamo di fissare una corda all’estremità del manico e un peso in prossimità del riccio in modo da raggiungere facilmente la cappa del camino e muovere lo scopettone su e giù tirando la corda nel senso opposto fino a completare la pulizia.
Una volta pulita per bene la canna fumaria del camino, rimontate il terminale del comignolo e scendete dal tetto per recarvi in casa. Quindi, create un piccolo foro nella sigillatura della bocca del focolare per pulire con l’aiuto di una spazzola più piccola la camera di combustione e la relativa cappa. Ora, non vi resta che raccogliere i frutti del vostro lavoro, ossia carbone, cenere e detriti vari, utilizzando una vecchia scopa o, per velocizzare il lavoro, un apposito bidone aspiracenere.
Se, invece, dovete pulire la canna fumaria della stufa a legna, vi suggeriamo di rimuovere il tubo di aspirazione e, dopo aver tappato il relativo foro per evitare la fuoriuscita della fuliggine, procedere con la pulizia seguendo la medesima procedura adottata per il camino.
Pulire la canna fumaria dall’interno
Qualora la pulizia dal basso sia l’unica soluzione attuabile a causa dell’impossibilità di salire sul tetto o per via della particolare conformazione della canna fumaria, sarà necessario procurarsi un apposito kit di spazzole composto da ricci di diverso diametro e aste flessibili dotate di elementi giuntabili tra di loro in modo da raggiungere l’altezza desiderata.
Premesso che la procedura non si distacca molto da quella impiegata per la pulizia dall’alto, la prima cosa da fare è sigillare la bocca del camino come vi abbiamo spiegato nel paragrafo precedente e praticare un foro della giusta grandezza per poter lavorare agevolmente senza pericolo di inondare gli ambienti con quella fastidiosissima coltre di polvere e fuliggine.
Una volta completata l’operazione di sigillatura, bisogna infilare con cautela la spazzola nel sistema di tiraggio aggiungendo man mano le prolunghe per arrivare in cima. Con altrettanta cautela, muovete lo spazzolone su e giù fino a quando la canna fumaria non risulterà perfettamente pulita.
In questi casi, quindi, non sarà necessario trafficare con pesi e corde perché occorrerà solamente una buona spinta per asportare tutto lo sporco, dopodiché si potrà procedere con la rimozione dei detriti accumulati e la pulizia delle componenti interne della camera di combustione.
Per concludere, ci teniamo a sottolineare che il presente articolo non vuole essere un corso accelerato per spazzacamini, poiché ogni sistema di riscaldamento ha le sue caratteristiche e richiede, quindi, un procedimento di pulizia ad hoc per evitare problemi di sorta ed eventuali malfunzionamenti. Pertanto, se si decide di intervenire in autonomia sarà opportuno consultare il manuale di istruzioni del proprio impianto fumario o chiedere consiglio a un installatore professionista per portare a termine il lavoro nel miglior modo possibile e senza fastidiosi intoppi.
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Salve, sono Silvio Cristaldi e sono un esperto nella riparazione di elettrodomestici. Ho iniziato come tuttofare, sviluppando il mio interesse nel “mettere mano” alle cose, per scoprire come sono fatte. Poi con il tempo ho trovato la mia strada nel ripristinare gli elettrodomestici, al fine di prolungarne la vita. Del resto è meglio riparare che buttare e comprare qualcosa di nuovo, no? Con competenza tecnica approfondita e una mentalità risolutiva, offro soluzioni pratiche e dettagliate per i problemi comuni dei vari dispositivi. Il mio obiettivo è aiutare le famiglie a mantenere i loro elettrodomestici in perfetta forma!